Sali a Baita   Do Re Mi
Fa
Sol
 


Di quel
che passa
si scrive,
si canta,
si balla.

Di quel
che resta
ci bastan
gli occhi.

 

6.7.10

 
Rallentare in prossimità del dosso.

Il nuovo gadget del quant'altro mi fa scordare i rumori nel naso. Ci giochicchio, lo spalmo e mi ci diverto a star su dritto con la sua spalla di compagnia. Ho la mente riversa al bus del gnao: sarà la prima brezza del settenario, sarà il ciclico anno del cambio, sarà un voler capitan futuro cataratto. Arrivà quella ruga in cui il rodere degli altri ti cura: niente più di niente, basta signor sì signor tenente. Nessuna problematica azzeccatissima del dover rendere. Forse perchè stai per strambare a metà del guado, forse perchè cominci ad ammirare il creato, forse perchè dal niente sei rimasto un creatore di stelle. Fatto sta che che t'è aumentato il convesso e di srotolarti lingua e pensiero alla prima ombra del fesso non ci ottemperi più come un riconoscimento della tua piscia sul sentiero. Se vuoi vieni, se no sfregola tranquillo l'idrocarburo del tuo piedistallo. Io sto agiato fra i randagi a rattopparmi le pezze di chi ha fatto spezie diverse: rare, poco daziate ma a loro modo pregiate in questo emisfero personale di scalzi mangiapatate.

#

 

 

 
   


Pixel stretti:


   


Questo è
l'ultimo
inchiostro
mercantile
fresco di
sale e rime.


Qui ultimamente
sto in compagnia
di bella gente.

 

carta

Quest'altro
invece
è a spasso
per Santiago
con le prime
piume.



Il Pallone,
se sei così vecchio,
ora l'avresti perso.

Fortuna che,
come niente,
ora è tornato
tranquillo come sempre.

Se spulci
attento
già c'è l'eco
archiviato
di quel che ero.

Comunque
di certo
rimane solo
lo Sghembo,
ed è questo:

Home.

     
    Cerca che ti passa  
   
Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu.
Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca.
 
   
creativo