Sali a Baita   Do Re Mi
Fa
Sol
 


Di quel
che passa
si scrive,
si canta,
si balla.

Di quel
che resta
ci bastan
gli occhi.

 

23.7.07

 
Tijuana.

Tijuana bienvenido accavallo il confine
chica l'oro lo espongo senza anulari
Maria Dolores servimi un dolce ululato.

Il tramonto gracchia fra criminali e suine
filogovernativi imbustati come cartoni animati
sfila un revolver accanto a un nervo maculato.

Qui si estingue il tuo debito guapo
dove si disperdono onesti radiogiornali
ed ogni alba si shakera svelta tequila e vite.

#

12.7.07

 
Focali.

No, 'speta, fam capì.
Che an ghè se prope mia.
Cercherò d'addolcirmi circoscrivendomi affinchè tu riesca ad intrappolarmi in un perimetro senza balbuzie.
L'avere la poesia come colonna portante incisa nel mondo NON significa non avvertirne il peso, disconoscere l' affanno per il pane quotidiano, esser pudico senza bestemmiare dinnanzi alla morte, abbaiare alla sfiga o imbambolarsi al tramonto senza aver mai giaciuto al freddo.
L'aver la poesia come timbrica sul passaporto NON t'imbambagia nel dorato mondo del tutto mai tatuato, del comodo passaggio dal via senza nessuna prigione al giro, dell'adagio rettilineo di chi non suda le colline divenire rifugi.
L'aver la poesia come impronta sottosuole NON ti identifica col cieco pasciato stilita sordo al realismo del tondo o col privilegio del non aver mai dovuto esprimersi col capo chino dei ti prego perchè si potesse essere riconosciuti per avere un riconoscimento d'esistenza.
Anzi.
Aversi di rime cosparsi è un'essenza di chi già ha sbolinato via fin troppa merda.
Due gengive alte come cicatrice sull'asfalto sotto la fronte a carrugio maturano solo dopo una lunga esposizione a personaggi tutti equi e non molto distanti da chi si crede di un credo abbarbicato ad un pensiero quadrato molto vicino al tuo orticello transgenico.
Perciò se aspetti un momento m'allontano dal tuo ritorno d'eco per osservare l'offesa blasfema che porti al guinzaglio divenire comica abbastanza per distogliere il mio sguardo verso ciò che veramente importa a questo porto.

Non so più quanto far capire al toner delle tue copie carbone quanto di perso ci sia nel sentirsi uguali nel credo dei superiori o quanto resto d' un colore pastello basterebbe a dipingerti diverso.

Se permetti,
mi porto a sorridere all'onda.

#

2.7.07

 
Quadragesima.
Ho cercato di respirare nel collo della birra un senso di schiuma come la porta dell'onda che lambiva le caviglie.
Le parole hanno mesciuto consistenza in granelli e se fuse di fusa s'asportavano la pelle.
Una ragazza sfuocata nei lineamenti improvvisa una danza dove si incontrano sale e sogni.
Lui le arriva alle spalle tintinnando ma non ne sveglia il cerchio immerso nell'altrove.
Quando le cinge la vita solo allora si volta lasciandogli sulla guancia una promessa perduta.
Nel frattempo corre fra le stelle il primo fischio del rintocco e s'alza il coro polifonico dei fuochi multicolori.
Il cielo dipinge uno strano arcobaleno sulfureo che cattura i loro occhi verso la distanza del desiderio. Tra il fumo e le scintille è tutto un susseguirsi di bisogni e di illusioni che s'alimentano di copie e di carboni.
Ho provato il mio zaino nuovo.
Se ci metto dentro la testa m'indosso fino ai calzini.
La resistenza ed il poggiatesta sono perfetti per la partenza.
Passerò i prossimi quaranta giorni nell'osservarmi mentre digiuno la contemplazione del mio antipasto di mare.
Un'essicazione fra l'esca e la pesca dannatamente necessaria alla comprensione d'un equilibrio infilzato che mi sarà molto utile quando il mio mondo avrà la consistenza di una bisettrice fra acqua ed aria.

#

 

 

 
   


Pixel stretti:


   


Questo è
l'ultimo
inchiostro
mercantile
fresco di
sale e rime.


Qui ultimamente
sto in compagnia
di bella gente.

 

carta

Quest'altro
invece
è a spasso
per Santiago
con le prime
piume.



Il Pallone,
se sei così vecchio,
ora l'avresti perso.

Fortuna che,
come niente,
ora è tornato
tranquillo come sempre.

Se spulci
attento
già c'è l'eco
archiviato
di quel che ero.

Comunque
di certo
rimane solo
lo Sghembo,
ed è questo:

Home.

     
    Cerca che ti passa  
   
Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu.
Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca.
 
   
creativo