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26.7.10Ottantaseimilaquattrocento. Vapor di palloncini rucole di panna in torta blu della maglietta camminata stretta. Riprendo e distendi volto pagina e scarabocchio rotta portafortuna avanti beatamente. Incavo del collo ultimo sopracciglio chiamarsi in silenzio sì lo voglio. Zaino spazzolino diario e tu sopra le onde dentro le nuvole fra tramonti e temporali io non ti lascio più. Ottantaseimilaquattrocento giorno al secondo buongiorno ti curo ti fuggo ritorno notte mio fiore buonanotte ottantaseimilaquattrocento. Stessa lingua quando dico vita gridando prendimi col miele rapiscimi brindando sul divano lontano s'intravede un belvedere. Empirici elettrici spifferi d'animi medesimo tetto s'alza il vento corri son qui e piove il resto attenta arpeggia stringiamoci.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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