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27.5.10Per tre stralci d'elisir e chitarra. L'istrice del buono che punge parrebbe un sogno stonato: lamento adatto ad un errore al raso d'un marciapiede cantato. Dolce per nuvole a caramella sfugge acerba d'erba in maggio: non ha ritegno nè cane ululato solo la fuga in fine scalza scoperta. Muschio di sponda in attesa, gruccio su baci d'altra fronte al passo d'una vita mai spesa sul canto che disconosce il monte. Per quel che valga baratto l'aria con tre stralci d'elisir e chitarra.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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