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16.3.10Alpeggio al nebbiolo. Bardello con le tempie ad un proposito di scarnificazione. Firma qui, timbra un rantolo, balla cieco che è meglio. Sblessa l'angolo curvo della mia vetrina in direzione di una latrina malandata che non sciacqua via il trasloco del mio affresco. Senza preventiva autorizzazione mi prendono e ti portano via il nome, ti cambiano l'anfratto, ti regolano su un canale dalla isofrequenza ad impulsi stordi. Ah meno più male che le cuffie tengono buono il testosterone dell'anima e alambiccano sdruse vocali per attori. Me le mancassero non saprei chi esser altro mentre mi porto a spasso in un sogno da bimbo cresciuto fra gli squali non più umani del Devoto Oli. Vado a spugnarmi e sfoltirmi dalle regoluzze in codicini da postilla al gesto e da spolvero all'olezzo, carriolo verso un appendice di ortografia mal messa e sempre quella che tanto soldi in tasca non me ne vengono perciò posso permettermi di esser sgualcito sì ma adatto all'arpeggio.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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