Sali a Baita   Do Re Mi
Fa
Sol
 


Di quel
che passa
si scrive,
si canta,
si balla.

Di quel
che resta
ci bastan
gli occhi.

 

15.11.08

 
Spostamento Compton.

Un bulbo più grosso della mia deambulazione mi avverte di doverti tenere stretta, rannicchiata come la brace attorno al fuoco che ha visto bruciare. I miei sogni si divertono a raccontarsi mentre lo scirocco ci miela di un salvarsi reciproco inadatto ai lontani. Toccandomi la pupilla ora sa di spillo, preallarme d'un buio che sento fra le pieghe delle rughe.
E mi guardo attorno solo per riconoscerti, per sentirti fra le mani, per non avvertire la mia assenza. Ogni volta è un asceta a cui pongo un bacio. M'imbarazzo all'inizio di questo nuovo ciclo da mezzano all'erta del nuovo millennio non considerando altro che questo sentimento eterno pulviscolo dell'universo. Ombra dentro il lume, appanno nella rugiada. Vestimi dal mio tremito col tuo fiato caldo e offendimi se non reagisco. Nel nulla vago per la fiamma che hai voluto mostrarmi sfidare i venti.

Mi sentite là fuori?

La strada dei giorni passa veloce
ed ho un ritorno sempre più breve
mentre m'indecido su quale senso debba orientarmi.
Vagando nel caso mi presenterò ad una costante.

#

 

 

 
   


Pixel stretti:


   


Questo è
l'ultimo
inchiostro
mercantile
fresco di
sale e rime.


Qui ultimamente
sto in compagnia
di bella gente.

 

carta

Quest'altro
invece
è a spasso
per Santiago
con le prime
piume.



Il Pallone,
se sei così vecchio,
ora l'avresti perso.

Fortuna che,
come niente,
ora è tornato
tranquillo come sempre.

Se spulci
attento
già c'è l'eco
archiviato
di quel che ero.

Comunque
di certo
rimane solo
lo Sghembo,
ed è questo:

Home.

     
    Cerca che ti passa  
   
Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu.
Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca.
 
   
creativo