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3.4.08Cantar le cadenti. Comincia un giorno dove noia è tutto il resto comincia dal sesso e va fino al punto e croce sopra ogni andante a firmare contratti sotto le sottane dei guai e dei misteriosi vergogni. Sul palco in calzoncini a regger facce da materasso o sopra il microfono a battere i denti dal freddo sconfortati di quel che ti butta i coglioni per terra prima ancora d'arrangiarti la lacca sulle guance. Cayenne motrici spero v'estinguate il conto fuffa per chi bluffa assortita fino all'ennesimo obulo svendita d'ali per guadagnarci con facce da ignari brufoli a scoppio per indigestione di culi gommati. Si fa prima che noi partiamo portandoci le parole appresso, comitive mute beduine che s'han perso le carte per vincere godendo fra donne con l'acca di mezzo in porcellane cristiane e fermandoci lontano un miglio dal primo conoscente falso. Perchè non ci scriviamo semplici perchè nulla è semplice a meno che ci sia una tuba ed un colletto a fiori un omaggio allo star felici quando come s'alzano i bambini che non pensano al peso ma profumano del momento e sorridono. Promettimi il voto come ogni prima di maggio poi afflosciami nascondendo il sole nelle solite cartine pianificando quello e occultando quell'altro.
Tutti bravi a far merenda con la mia etichetta, tutti pronti a spalarmi via la merda ma tolta la muffa mi restan solo le stelle l'aria e la voglia di cantar le cadenti.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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