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21.3.08Quattro agganci cardinali. Stanotte che era come la copia sfalciata di tutte le altri ho sognato per essermi vecchio. Ma non d'aspetto o di etica o di mentine smangiucchiate. Vecchio di concetto. Ricordo benissimo l'essermi detto: le mie parole finiranno dentro al cesso. Dritte dritte. Avevo metafisicamente ben chiaro poco e certo: sei anni son più che sufficienti per sciogliersi ogni scibile fra le molecole di ogni cervello. Son troppi persino in un tempo umano: messi sui bit poi accelleranno di logoritmo. E ricordo d'essermi svegliato sicuro d'esser ormai passato come dagherrotipo. Non sono fatto per il movimento del pixel ma solo per quello del mio passo svelto. Donar la testa alla tridimensione in alta definizione non è la mia andatura. Mi piace mettermi comodo in un posto all'altro capo del mondo, scriverne di ritorno e lasciar un po' di quella mia emozione per te attraverso l'inchiostro. Al massimo scelgo il sottofondo. Per questo fatto in sogno tornando al vuoto stamane non mi son sorpreso del mio esser perso e con ritardo ammesso, oltre un anno dopo Leonardo, per quello che la mia carta ha scoperto: oggi se ne esce un Signore. E rimango muto a sentire un tRillo dipanare il mio reale.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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