|
5.2.08Asfodeli. Freddo che giace, freddo che tiene, freddo che scalda l'attorno alle vene. Si muove l'universo sta tutto dentro una voglia: la tua collana è spietatamente morsa. Una carezza brucia l'acqua della nostra distanza: la tua spalla scoperta sa di carta falsa. Sappia la destra come rigirare l'onesto: l'allerta pare una serpente con la lingua nel cesto. Siamo fatti per esser noi, uno più uno del nostro orgoglio, rampe di lancio per Saturno, occhi tesori di Giada, asfodeli esili al canto, terra dalla Luna, incroci di stazioni, passi svelti di tango e polvere di fata. Equazioni rare dentro a burroni scadenti, per quel che ne vale ci salveranno i venti. Trema il bastone mentre vibra la pioggia leggero come farfalla che bacia la roccia. Dicon che le ombre eran sussurri da queste parti sfiorandosi le labbra come le dita degli amanti, ma il sole torna sempre a batter cassa sciogliendo l'ora d'alba in fiori di melassa. Siamo fatti per esser noi, uno più uno del nostro orgoglio, rampe di lancio per Saturno, occhi tesori di Giada, asfodeli esili al canto, terra dalla Luna, incroci di stazioni, passi svelti di tango e polvere di fata.
|
||||||
|
|||||||
|
|||||||
Qui ultimamente
|
|||||||
Quest'altro
|
|||||||
Il Pallone, Home. |
|||||||
Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
|||||||