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6.1.08Voltàti. E ruotava i suoi seni verso un ritorno da un monte etereo. E fingeva di esser sorpresa quando l'amavi con estraneità. E s'allungava di riviste oscene per uncinetti e molle molli. E avanzava come l'inverno fredda d'aspetto e lucente nel taglio. E godeva mio dio godeva nel farsi modella per ovvietà. E sapeva di acqua di mare come la neve che sbaglia stagione. E pretendeva come si prega senza scelta nè dignità. E piangeva come le attrici di fotoromanzi in lacrime mute.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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