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26.4.06Minator cortese. L'in piedi delle mie virgole parrebbe donarmi bluastri d'altri mentre rosico ganasciandomi l'unghie intinte nel verso che fa un ricordo. Invece non è un restarmi addosso quello che Maggio porta al collo: è più un recapito di me senza civico numero e senza denso nello spazio. Vuoto come un trasloco, senza mai essere arrivato all'indirizzo nuovo. Volto da cerimonie, arrabattato dalle litanie non faccio altro che l'arranco urlando: approdo! mentre in realtà non conosco che l'onda dalla quale mi lascio cullare e soffocare. Splenderà all'altro capo prima o poi un'aria rarefatta ma per arrivare in cima a questa montagna s'ha da scavare e ribaltare il suolo che poggia le mie scarpe alla dolcezza. Per essere me devo prima veder chi già c'è dentro le budella delle ossa della testa altrimenti meglio restar assenti ma meglio di no meglio continuare a picchiar la testa sbrufolando la terra che son certo qualcosa sboccia e sgorga nascosto dalla voglia.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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