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11.11.05Mela. Fra i rivoli orticanti del fogliame arso d'autunno morsa sdentata del primo freddo sfuggendo alla mezza età ch'attraversa la strada ti ho svolto guardarti il naso insù la sciarpa crespando chissà quale cruccio fra le sfide degli incontri acciottolati. Cinta fra le siepi rifugio dei muri t'avrei spinta almeno a pronunciarti tu che non sapevi, tu che possedevi tu che tutto il mondo credevi. Abbarbicata insita nel tuo pertugio mai lasciasti l'aria sfiorarti carezza. Ora che coli l'oro dei tuoi rovi t'accorgi d'esser fulcro del tuo cespuglio. Sporgerti è ceppo di fuoco passato: resta un gomitolo vuoto il tuo fiato e la via oltre l'attesa pretesa assopita cerca ancora la sua bacata mela.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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