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21.12.04La morsa del freddo. Le ho nascoste, sai, le tue mani nei jeans. Fa freddo, dice il tuo sbuffo sospeso. Ed anche se stai a fianco del mio stesso strano passo riesco e ruoto gli occhi dal basso per risalire a stento dal mento al tuo pensiero scosceso. Sei improvvisa dal nulla tornata e sospesa ad un nulla dall’ abbracciare il nulla della mia nuova paura da nulla. Da poco è un tempo dove il forse è ancora un fremito e tra questo il tuo arrivo mi brucia mi satura mi benda di cura. I tuoi dentini non li nascondi poi così bene: avanti, mordi, fai il tuo dovere. Fermi al muretto due gomiti vicini ancora non s’appartengono: ma già saggiano il freddo e sciolgono il marmo. La cartolina del panorama sottostante si fa osservata in quattro occhi da incrocio: solo un attimo dopo aver permesso l’inizio dello stesso antico doloso gioco. La voglia di leggerti il naso ha lo stesso peso delle bugie che verranno ed il sapore strano di sapersi diversi. Quando girerà il vento piglieremo la bufera come fosse stata cosa data. I tuoi dentini non li nasconderai più così bene: lo sai, morderai, farai solo il tuo dovere.
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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