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6.12.02Disteso sotto l'arco di un portone convesso. Disteso sotto l'arco di un portone convesso aveva l'aria di chi pensa a scatti e stringeva in mano il resto di una vita a pezzi. Lo svegliarono in ronda di coppia dopo averlo spogliato anche dei sogni nascosti rispose alle urla con un sorriso perdente e si spolverò le scarpe in attesa del cammino. Alzata la sua ombra che era quasi genuflesso pensò bene di ringraziare i gendarmi e mostrò il pugno alla ricerca dei ricordi dispersi. Scambiando la pace con un segno di bisboccia inveirono sul corpo da animi corrotti tentò un ultimo riparo all'abuso di legge ma guardò il cielo e non vide che un segnato destino. Resta il cartone che nascondeva un pensiero che pregava il passante di esser sincero. Resta l'odore che deviava il sentiero che raccoglieva sonante moneta dal clero. Finita che fu l'opera spolverarono gli stemmi, si alzarono il bavero e rimisero i legni a contatto di altra carne volgendo lo sguardo al mercato imminente. Di li a poco popolata la piazza era un brusio soffocata dalla notte ospite in ritirata che alla chetichella sgattaiolava tra le bancarelle. Non lasciarono che una pozza di sangue povera senza nemmeno avere il tempo rapido di restare a contemplare la loro opera d'arte. Lo trovarono in mezzo al segrato, quasi impertinente ad occupar lo spazio spettante al buon Dio morto ad inizio di giornata svenduto al mercato di un' esistenza inconsistente. Resta il cartone che nascondeva un pensiero che pregava il passante di esser sincero. Resta l'odore che deviava il sentiero che raccoglieva sonante moneta dal clero.
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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