Sali a Baita   Do Re Mi
Fa
Sol
 


Di quel
che passa
si scrive,
si canta,
si balla.

Di quel
che resta
ci bastan
gli occhi.

 

1.10.02

 
Il mio baricentro sfasato.

Il mio baricentro sfasato ondeggiava tra le lacune vitali e suscettibili di resti eterni e mai compianti di uomo e il solfeggio schietto di un' improbabile caricatura umana coperta di una trapunta di tormenti.
So che è un incipit pesante. Me la potrei tirare per un inizio così.
Oppure credere opportunamente di essermi scritto addosso e lasciare che le parole inumidiscano a rivoli il sottobalcone.
Ma giuro è venuto fuori all'improvviso,
come una schiuma di spillatura inaspettata.
Avanti.
Il resto era gioia. A sprazzi. Così intensa da sollevarti.Così violenta da abusarmi.
Finchè mi rialzai, spolverando il grano e mangiando la polvere.
Eran le quattro passate. E l'ombra alle spalle, già mi aspettava.
Ma fino all'indomani non mi avrebbe superato.
Questione di equinozi e intuito.
O fortuna.
Fatto sta che mi rimisi a vivere, scambiai gli avverbi e ci rimisi dentro poca passione.
Carburai come un diesel. E mi tolsi il cellophane.
Non mi hanno ancora fermato. Solo qualche multa.
Eccesso di libertà.
Obbligo di verità.
M.

#

 

 

 
   


Pixel stretti:


   


Questo è
l'ultimo
inchiostro
mercantile
fresco di
sale e rime.


Qui ultimamente
sto in compagnia
di bella gente.

 

carta

Quest'altro
invece
è a spasso
per Santiago
con le prime
piume.



Il Pallone,
se sei così vecchio,
ora l'avresti perso.

Fortuna che,
come niente,
ora è tornato
tranquillo come sempre.

Se spulci
attento
già c'è l'eco
archiviato
di quel che ero.

Comunque
di certo
rimane solo
lo Sghembo,
ed è questo:

Home.

     
    Cerca che ti passa  
   
Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu.
Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca.
 
   
creativo