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16.6.10Atteperto. Ah per le tue fronze che Giove! Spulciarti attonito nel mio astratto, cruggiato da sberleffo, grazie. Bisogna tagliarsi a fontana le braghe passar di qua del fosso senza metter numeri a carboni d'originale. Ci ho detto nonostante tutto tuo questo m'alza il basello sguscia un sorriso se son per davvero nastro svolto dal mastro, tuo tempo da ricamo. Stimarsi con usmo da cani prima del morso che sgorga il gioco. Bisogna schiumarsi a Duvel, io e te. 8.6.10Sbalzo di tensione. Marketing di sfruscio con strizzata d'occhio al lineamento. Sarei il primo degli altri euforici se m'uscisse una fonduta placata dal principio al termine col pensiero sciolto in endecasillabi da riporto e potrei godermi fra i concavi anzichè soffrire su acufeni in appunti diamantini. Invece nulla, cicca bua: perchè tutto questo inventar mondi non è affar di chi spollicia i miei indici, non è un divertirsi in bocca ai soffiavento, non è un imbrattare per scrostare il banale di un canale in attesa dell'eco di altri ego. No, peccato mio caro percolato. E' aria senza la quale, è polvere del mio andare, è scelta oltre il raccontare, è allergia su piume da pavone, è notte che zampilla Virgo, è buca nelle tasche a protegger l'armonica, è danza scaltra d'ammirare e tesa da portare. Perciò, con garbo, senza offesa: piuttosto che mutarmi sciolto io nasco, canto e mordo contorto. Non mi svesto e ti lascio il resto.
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Qui ultimamente
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Quest'altro
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Il Pallone, Home. |
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Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu. Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca. |
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