Sali a Baita   Do Re Mi
Fa
Sol
 


Di quel
che passa
si scrive,
si canta,
si balla.

Di quel
che resta
ci bastan
gli occhi.

 

3.8.09

 
Mahna manhà.

Sfronzola in tuba poliedrica la voce sussurrata d'ebano e marmellata. S'insinua in rantolo verso un sesso per tanto. Vorrebbe un rullante per esaltazione ed un automatismo ad iniezione ma si contenta d'un onanismo gratificatore. Le rughe faticano la tela da copertura a pseudo teca e corre via lontano il suo lamento insoffribile e sgomento. Ad un tratto sganasciano le corde in nylon per siglare in lacca cera il termine della caccia. Ecco, ora torna dal suo distretto con un fare di chi lo sa fare senza nemmeno una bavetta di errore o un sunto da sugo per un credersi attore.

Avevamo tutti vent'anni ottanta, s'aspirava sgargianti e si finiva in bettole. C'era chi godeva al frastuono e chi non pensava al sarò: la livella ha continuato la burla senza richiedersi altri sermoni. Prim'ancora s'inzuppava in pane nella via del Sesamo: d'uopo allo sganascio con Elmo e lesti al baciamano con Miss Piggy.

Rider del mio Ph estinto sopra l'importanza d'un acido basico: sangiovese all'avvenire e turchese al tramonto mattutino.

#

 

 

 
   


Pixel stretti:


   


Questo è
l'ultimo
inchiostro
mercantile
fresco di
sale e rime.


Qui ultimamente
sto in compagnia
di bella gente.

 

carta

Quest'altro
invece
è a spasso
per Santiago
con le prime
piume.



Il Pallone,
se sei così vecchio,
ora l'avresti perso.

Fortuna che,
come niente,
ora è tornato
tranquillo come sempre.

Se spulci
attento
già c'è l'eco
archiviato
di quel che ero.

Comunque
di certo
rimane solo
lo Sghembo,
ed è questo:

Home.

     
    Cerca che ti passa  
   
Vi lascio la punteggiatura, ma non nel mezzo: quello e' tutto fra la mia testa ed il blu.
Percio', nel caso vi piaccia per gloria o pecunia, almeno un grazie o una mancia rauca.
 
   
creativo